Le nuove patologie dell’alimentazione

 Si osserva l’emergere di nuove forme di sintomi alimentari, come la vigoressia e l’ortoressia.

Vigoressia

La vigoressia (fonde un termine inglese (big=grande) ed uno latino (orex=appetito) è l’ossessione per la perfezione del corpo, riguarda prevalentemente i maschi che si percepiscono sempre come troppo magri e poco muscolosi. Appare importante il ruolo giocato dai modelli culturali di bellezza e prestazione fisica e, nei contesti sportivi, dalle pressioni alla competizione da parte di compagni e allenatori.

Alla base del disturbo ci sono spesso un senso di inadeguatezza e la paura di fallire, la mancanza di autostima e la necessità di sentirsi accettati. Piuttosto che rifiutare il cibo (come nell’anoressia), le persone che ne soffrono attivano un processo di annullamento, dedicandosi a un incessante esercizio fisico e a diete iperproteiche per raggiungere l’unico obiettivo: avere un fisico perfetto e con muscoli d’acciaio.
L’Alimentazione iperproteica seguita da chi soffre di vigoressia provoca alterazioni del metabolismo nel 43% dei casi e depressione nel 37%, inoltre la mancanza di calcio per l’abolizione di tutti i latticini provoca problemi ossei e l’assunzione di anabolizzanti produce anche impotenza.

Si presenta frequentemente in associazione con la Dismorfia Muscolare (MD): una condizione di recente osservazione caratterizzata dalla preoccupazione, in  persone visibilmente muscolose, di essere troppo magre e poco prestanti.

Ortoressia

L’ortoressia (Bratman, 997) si riferisce all’ossessione maniacale per i cibi sani e scatta quando si passa da un semplice interesse per l’argomento a non poter più toccare una pietanza sulla cui provenienza non si abbiano certezze, selezionando accuratamente la propria alimentazione.
L’ortoressico è convinto che la sua salute dipenda in modo determinante dall’alimentazione e sviluppa una serie di regole alimentari ferree che, se trasgredite, comportano un senso di colpa molto forte che lo porta a inasprire ulteriormente le sue regole alimentari.
Controllare eccessivamente ciò che si mangia può essere l’espressione di un disagio più profondo come la paura di affrontare gli altri.

Stressoressia

La Stressoressia è un disturbo alimentare (non ancora riconosciuto come tale dalla medicina ufficiale) che colpisce le donne tra i 25 e i 45 anni, affermate professionalmente che dividono il loro tempo tra carriera e famiglia, ma colpisce anche gli uomini d’affari.
Per via degli enormi carichi di lavoro, degli impegni, dello stress, della competizione, e delle responsabilità quotidiane la persona mangia sempre meno e, in alcuni casi, rifiuta totalmente il cibo. Alimentarsi smette di essere una necessità, oltre che un piacere, e appare come un’azione superflua che distoglie dai numerosi impegni e quindi genera nervosismo.
In questo modo si determinano notevoli diminuzioni di peso e seri scompensi organici quali osteoporosi dovuta alla carenza nell’assunzione di calcio o menopausa anticipata.

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